Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2488 del 2021

ECLI:IT:TARPA:2021:2488SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che regola l'attività venatoria deve rispettare i principi di tutela dell'ambiente e della biodiversità, contemperando le esigenze di conservazione della fauna selvatica con l'esercizio dell'attività venatoria. L'Amministrazione regionale, nel disciplinare i periodi e le specie oggetto di prelievo venatorio, è tenuta a fondare le proprie scelte su dati scientifici aggiornati, evitando di autorizzare l'abbattimento di specie in assenza di adeguati censimenti e senza la verifica della sostenibilità del prelievo. Inoltre, l'anticipazione dell'apertura della stagione venatoria e la previsione di "preaperture" non possono essere disposte in assenza di una puntuale istruttoria che dimostri la compatibilità di tali misure con le esigenze di tutela della fauna selvatica. L'Amministrazione deve altresì astenersi dall'autorizzare il prelievo di esemplari non riconducibili alla nozione di "fauna selvatica", in quanto ciò eccede l'ambito applicativo della normativa venatoria. In ogni caso, il provvedimento che regola l'attività venatoria è soggetto al sindacato del giudice amministrativo, il quale è chiamato a verificarne la legittimità alla luce dei principi di tutela ambientale e di corretta gestione del patrimonio faunistico.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/08/2021

N. 02488/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01247/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1247 del 2020, proposto da:
((omissis)) APS, Associazione Italiana Per Il World Wide Fund For Nature (W.W.F. Italia) O.N.L.U.S., Lega Italiana Protezione Uccelli (L.I.P.U.) ODV, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Assessorato Regionale Agricoltura Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, in persona dell’Assessore
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo; domicilio digitale: [email protected]

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