Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12149 del 23 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12149PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle proprie funzioni, costringe con violenza o minaccia la persona offesa a subire atti sessuali, realizza il reato di violenza sessuale aggravato dalla qualifica soggettiva, procedibile d'ufficio, anche in assenza di una esplicita manifestazione di dissenso da parte della vittima, qualora la condotta sia stata posta in essere in modo repentino e insidioso, tale da paralizzare la volontà contraria della persona offesa e impedirle di reagire. In tali casi, la mancata espressione di dissenso non esclude la sussistenza del reato, atteso che l'elemento oggettivo della violenza sessuale può configurarsi anche nel compimento di atti sessuali improvvisi e inaspettati, compiuti all'insaputa della vittima in modo da prevenire la manifestazione del suo dissenso. Inoltre, la circostanza aggravante della violazione dei doveri inerenti a un pubblico servizio si applica quando il fatto è commesso dall'incaricato di pubblico servizio nell'esercizio delle proprie funzioni, a prescindere dall'abuso delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/09/2021 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni della parte civile che ha depositato nota spese.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la Cor…

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