Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 722 del 2024

ECLI:IT:TARSAR:2024:722SENT

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso agli impianti sportivi (c.d. "D.A.Spo." o "Daspo") è una misura di prevenzione e di polizia che il Questore può adottare nei confronti di chi, in occasione o a causa di manifestazioni sportive, tenga una condotta violenta o comunque tale da porre in pericolo la sicurezza pubblica e da creare turbative per l'ordine pubblico. Tale potere è connotato da ampia discrezionalità, spettando all'Autorità amministrativa la valutazione in concreto della inaffidabilità del soggetto in forza di un equo bilanciamento tra il prevalente interesse pubblico alla tutela dell'ordine e della sicurezza dei cittadini e l'interesse privato ad accedere liberamente negli stadi. Il Daspo può essere legittimamente disposto anche nei confronti di chi, sulla base di elementi oggettivi, risulti aver tenuto una condotta tale da turbare o porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione o a causa delle manifestazioni sportive, a prescindere da una denuncia o da un accertamento di responsabilità penale. La valutazione di inaffidabilità del soggetto è rimessa all'Autorità amministrativa, la quale è chiamata ad un apprezzamento discrezionale degli interessi in gioco che rimane incensurabile in sede di legittimità nel momento in cui risulti congruamente motivato, avuto riguardo a circostanze di fatto specifiche. La durata del divieto, compresa tra un minimo di un anno e un massimo di cinque anni, deve essere adeguatamente motivata in relazione alla gravità della condotta posta in essere dal destinatario del provvedimento e alla serietà del pregiudizio dallo stesso arrecato all'ordine e alla sicurezza pubblica.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/10/2024

N. 00722/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00636/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 636 del 2023, proposto dal
sig. -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Ministero dell'Interno, la Questura di -OMISSIS- e la Prefettura - U.T.G. di -OMISSIS-, in persona dei legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Cagliari, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico in Cagliari, via Dante, 23;

per l'annullamento:

- del provvedimento nr. -OMISSIS- emesso dal Questore di -OMIS…

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