La pianificazione faunistico-venatoria provinciale deve rispettare i criteri e le finalità di tutela della fauna selvatica e dei suoi habitat stabiliti dalla legge quadro nazionale n. 157/1992 e dalla legge regionale n. 26/1993, attraverso l'individuazione di una zona faunistica delle Alpi sulla base di parametri scientifici e oggettivi, la determinazione di un'adeguata quota di territorio agro-silvo-pastorale sottratto all'attività venatoria, la previsione di zone di protezione lungo le rotte di migrazione dell'avifauna e di divieti di caccia sui valichi montani interessati dai flussi migratori. La pianificazione provinciale deve altresì essere sottoposta a valutazione di incidenza sui siti della rete Natura 2000, recependo le relative prescrizioni, e non può derogare ai divieti di caccia in periodi di riproduzione e migrazione stabiliti dalla normativa nazionale. Eventuali disposizioni regionali che limitino la tutela prevista dalla legge statale, come l'apertura della caccia sulla neve fuori dalla zona Alpi, sono costituzionalmente illegittime.