Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 237 del 2015

ECLI:IT:TARSA:2015:237SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità edilizia successivamente all'impugnazione di un'ordinanza di demolizione rende inefficace tale ultimo provvedimento e, di conseguenza, improcedibile l'impugnazione stessa per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato da tale istanza, sia pure al fine di verificarne l'eventuale sanabilità, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (di accoglimento o di rigetto) che vale a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Ciò in quanto, in caso di diniego del richiesto accertamento di conformità, l'amministrazione comunale dovrebbe comunque emettere una nuova ordinanza di demolizione, con fissazione di nuovi termini per ottemperarvi. Inoltre, il Comune può legittimamente negare l'accertamento di conformità e ordinare la demolizione di opere abusive realizzate in aree tutelate ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in quanto l'art. 146, comma 4, di tale Codice stabilisce che in tali zone non può essere rilasciata autorizzazione in sanatoria successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi. Parimenti, il Comune può fondare il diniego sulla circostanza che l'area in cui insistono i manufatti abusivi sia destinata dal vigente strumento urbanistico all'esproprio per la realizzazione di un'area produttiva (P.I.P.), precludendo in tal modo la possibilità di rilascio di titoli abilitativi per interventi edilizi di natura privata. Infine, il proprietario del bene abusivo non può sottrarsi all'esecuzione dell'ordinanza di demolizione adducendo la perdita del possesso del bene in seguito all'espropriazione da parte del Comune, in quanto egli avrebbe comunque dovuto adoperare la normale diligenza per ottemperare ugualmente all'ordine di demolizione, ad esempio chiedendo all'amministrazione espropriante di essere autorizzato all'esecuzione delle operazioni ripristinatorie.

Sentenza completa

N. 00158/2010
REG.RIC.

N. 00237/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00158/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 158 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Salvatore Gerardo Lettieri ed Annamaria De Maio, rappresentati e difesi dagli avv. Gianpaolo Benigni e Roberta Foti, con domicilio eletto in Salerno, c.so Garibaldi n. 164, presso l’avv. della Monica;

contro

Comune di Montoro Superiore, rappresentato e difeso dall'avv. Mario D'Urso, con domicilio eletto in Salerno, via Arce n. 122;

nei confronti di

Redi s.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. Lucia Di Mauro e Francesco Accarino, con domicilio eletto in Salerno, via Balzico n. 26;

per l&…

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