Il Comune può ordinare la demolizione di opere edilizie realizzate senza titolo abilitativo in zona vincolata, anche quando il tempo trascorso dalla loro realizzazione sia considerevole, in quanto il decorso del tempo non condiziona negativamente l'esercizio del potere repressivo del Comune in materia di abusi edilizi, a maggior ragione laddove si tratti di abusi realizzati in area vincolata paesaggisticamente. Ciò in quanto l'obbligo di munirsi di titolo abilitativo per la realizzazione di qualunque opera edilizia sussiste sin dal 1935 per il territorio del Comune di Napoli, e pertanto le opere realizzate successivamente a tale data senza il prescritto titolo sono da considerarsi abusive, indipendentemente dalla loro qualificazione formale. Inoltre, la mancata comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità del provvedimento sanzionatorio in materia edilizia, essendo tale adempimento non necessario per costante giurisprudenza. Infine, il conduttore del fondo su cui insistono le opere abusive è da ritenersi responsabile delle stesse, in quanto verosimilmente autore degli abusi edilizi in questione, come desumibile anche dalla richiesta di archiviazione del procedimento penale avviato nei suoi confronti.