Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17593 del 9 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17593PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando un soggetto, pur non facendo parte organicamente dell'associazione criminale, pone in essere una serie di condotte che, sfruttando la rete relazionale di cui dispone, concretamente favoriscono il rafforzamento economico e l'operatività del sodalizio mafioso, anche attraverso l'utilizzo della forza di intimidazione e della violenza proprie dell'associazione. Tali condotte, pur non essendo preordinate all'esclusivo vantaggio di singoli soggetti, ma rivolte a soddisfare interessi della consorteria, possono essere ricondotte nell'ambito del paradigma applicativo del concorso esterno in associazione mafiosa, a prescindere dalla sussistenza di precedenti giudiziari di tipo mafioso a carico dell'indagato, qualora risulti provato il suo contributo concreto e consapevole al perseguimento degli scopi dell'associazione. La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, può essere desunta dalla complessiva valutazione di una pluralità di elementi indiziari, quali le risultanze delle intercettazioni, le attività di osservazione e i collegamenti dell'indagato con esponenti di spicco dell'associazione mafiosa, anche attraverso la sua appartenenza a logge massoniche, ove tali elementi dimostrino il suo apporto concreto e consapevole al rafforzamento economico e operativo del sodalizio criminale. In tali casi, il giudice di merito, nel motivare il provvedimento cautelare, non è tenuto a un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che la motivazione risulti logica, coerente e adeguatamente argomentata sulla base delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/08/2019 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere SARACO ANTONIO;
sentito il sostituto Procuratore generale PRATOLA GIANLUIGI, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
udito il difensore, l'Avvocato (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 19/8/2019 il Tribunale di Palermo in funzione di giudice delle impugnazioni cautelari, in …

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