Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6569 del 18 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6569PEN

Massima

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La valutazione dell'idoneità coercitiva delle minacce nell'ambito del reato di estorsione deve tenere conto sia della consistenza oggettiva del comportamento, sia dell'effettiva idoneità dello stesso ad influire sulla volontà della vittima, considerando anche il suo stato di vulnerabilità. La vulnerabilità della vittima, desumibile dalle sue caratteristiche personali e dalla natura e circostanze del reato, può rendere maggiormente potenzialmente coercitivi anche comportamenti "velatamente" minacciosi, in quanto la forma o il modo della minaccia sono irrilevanti, potendo essa essere manifesta o implicita, palese o larvata, diretta o indiretta, reale o figurata, purché idonea, in relazione alle circostanze concrete, a incutere timore e coartare la volontà del soggetto passivo. Pertanto, la connotazione di una condotta come minacciosa e la sua idoneità ad integrare l'elemento strutturale del delitto di estorsione vanno valutate in relazione a concrete circostanze oggettive, quali la personalità sopraffattrice dell'agente, le circostanze ambientali in cui opera, l'ingiustizia della pretesa, le particolari condizioni soggettive della vittima, vista come persona di normale impressionabilità, a nulla rilevando che si verifichi una effettiva intimidazione del soggetto passivo, ove il comportamento minatorio posto in essere non sia di consistenza tale da avere un potenziale offensivo di "oggettiva" incidenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 8375/2008 CORTE APPELLO di ROMA, del 14/12/2012;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RECCHIONE Sandra;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANGELILLIS Ciro che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per la parte civile (OMISSIS) che deposita conc…

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