Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 423 del 2021

ECLI:IT:TARMAR:2021:423SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di rilascio del permesso di soggiorno, anche se successivamente revocato per sopravvenute ragioni, comporta la cessazione della materia del contendere del relativo ricorso giurisdizionale, in quanto la revoca elimina l'atto impugnato e soddisfa l'interesse del ricorrente. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della novità delle questioni oggetto di impugnazione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo di diniego di rilascio del permesso di soggiorno, anche se successivamente revocato per sopravvenute ragioni, comporta la cessazione della materia del contendere del relativo ricorso giurisdizionale. Ciò in quanto la revoca elimina l'atto impugnato e soddisfa l'interesse del ricorrente. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della novità delle questioni oggetto di impugnazione. La massima sottolinea come il provvedimento di diniego, anche se successivamente revocato, faccia venir meno l'interesse del ricorrente all'annullamento dell'atto, determinando la cessazione della materia del contendere. Il giudice, in tali ipotesi, non entra nel merito della legittimità del provvedimento, ma si limita a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese in considerazione della novità delle questioni trattate. Ciò al fine di assicurare l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/05/2021

N. 00423/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00365/2020 REG.RIC.

N. 00604/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 365 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Civitanova Marche, v.le G. Matteotti n. 146;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Macerata, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Ancona, domiciliataria ex lege in Ancona, corso Mazzini, 55;

sul ricorso numero di registro generale 604 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con …

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