La dichiarazione di decadenza dalla graduatoria permanente provinciale di personale ATA per dichiarazione mendace è legittima, in quanto l'art. 8, comma 8, del bando di concorso prevede espressamente tale sanzione per il caso di dichiarazioni non veritiere. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'Amministrazione scolastica, nell'ambito della propria discrezionalità, può legittimamente disporre la decadenza dalla graduatoria di un candidato che abbia reso dichiarazioni false o mendaci nella domanda di partecipazione al concorso, in applicazione della specifica previsione contenuta nel bando. Tale sanzione, prevista a tutela dell'affidabilità e della correttezza del procedimento concorsuale, non può essere considerata sproporzionata o irragionevole, in quanto il candidato che abbia consapevolmente fornito informazioni non veritiere non può vantare alcun legittimo affidamento sulla conservazione del proprio posizionamento in graduatoria. Pertanto, la decadenza disposta dall'Amministrazione scolastica per dichiarazioni mendaci del candidato, in conformità alle previsioni del bando di concorso, si configura come un provvedimento legittimo ed adeguato, volto a tutelare l'integrità e la correttezza della procedura concorsuale.