Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5466 del 11 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:5466PEN

Massima

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Il delitto di corruzione propria appartiene alla categoria dei reati "propri funzionali", per cui l'atto o il comportamento oggetto del mercimonio devono rientrare nelle competenze o nella sfera di influenza dell'ufficio al quale appartiene il pubblico ufficiale corrotto, essendo necessario che siano espressione, diretta o indiretta, della pubblica funzione esercitata da quest'ultimo. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di corruzione, non è determinante il fatto che l'atto d'ufficio o contrario ai doveri d'ufficio sia ricompreso nell'ambito delle specifiche mansioni del pubblico ufficiale, ma è necessario e sufficiente che si tratti di un atto rientrante nelle competenze dell'ufficio cui il soggetto appartiene ed in relazione al quale egli eserciti, o possa esercitare, una qualche forma di ingerenza, sia pure di mero fatto. La sentenza di condanna per corruzione deve quindi motivare in modo adeguato e congruo le ragioni per le quali le condotte del pubblico ufficiale oggetto dell'accordo corruttivo devono ritenersi rientranti nelle competenze o nella sfera di influenza, anche di mero fatto, dell'ufficio al quale egli appartiene, essendo tali condotte espressione, diretta o indiretta, della pubblica funzione da lui esercitata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI ((omissis)) - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/2/2019 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal componente MOGINI Stefano;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale CUOMO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udite le richieste formulate dall'Avvocato dell…

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