Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25856 del 30 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25856PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il riconoscimento del vincolo della continuazione tra il reato associativo di cui all'art. 416-bis c.p. e il reato fine di tentata estorsione aggravata presuppone che il reato fine sia stato preventivamente individuato nelle sue linee essenziali al momento della costituzione del vincolo associativo, non essendo sufficiente che la commissione di estorsioni rientrasse genericamente negli scopi del sodalizio criminoso; pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del nesso teleologico tra i due reati, deve accertare se le estorsioni fossero già concepite e deliberate, almeno per grandi linee, al momento dell'adesione del soggetto agli scopi dell'associazione, non essendo sufficiente che esse siano state commesse durante la vita dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VE. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2415/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 04/05/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

lette le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza in data 4.5.2010 la Corte di appello di Napoli, in veste di giudice dell'esecuzione, rigettava l'istanza …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.