Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44916 del 2 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44916PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a motivare in modo esaustivo e logico le ragioni che sorreggono l'addebito di partecipazione dell'indagato ad un'associazione criminale finalizzata al reclutamento e allo sfruttamento della prostituzione di giovani donne straniere, nonché le modalità concrete di impiego e sfruttamento delle stesse all'interno del locale di proprietà dell'indagato. La mera convergenza delle dichiarazioni di alcune testimoni, pur se ritenute attendibili, non è sufficiente a fondare l'addebito di appartenenza dell'indagato all'associazione criminale, in assenza di un'adeguata ricostruzione degli elementi probatori relativi al suo ruolo e al suo contributo effettivo alle attività illecite del sodalizio. Inoltre, la semplice intercettazione di una conversazione telefonica esplorativa tra l'indagato e il capo dell'associazione non è di per sé idonea a dimostrare l'esistenza di un rapporto sistematico e organico tra l'indagato e l'organizzazione criminale, in mancanza di ulteriori riscontri probatori. Il giudice, pertanto, è tenuto a valutare con particolare rigore e completezza gli elementi indiziari, al fine di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione a tutti i reati contestati, evitando di fondare l'ordinanza cautelare su una motivazione lacunosa o meramente assertiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo Presidente del 28/10/2 -

Dott. IANNELLI Enzo Consigliere SENTE -

Dott. SIOTTO Maria Cristina rel. Consigliere N. 3 -

Dott. VECCHIO Massimo Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CASSANO Margherita Consigliere N. 28521/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. BI. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 212/2011 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 30/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA CRISTINA SIOTTO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Gialanella Antonio che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RILEVA IN FATTO

Con ordinanza 2…

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