La concessione di posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche è un provvedimento amministrativo che presuppone la natura pubblica del bene e non può essere equiparata a un contratto di locazione trasferibile al terzo acquirente dell'area ai sensi dell'art. 1599 c.c. Il Comune può legittimamente revocare la concessione di posteggio e l'autorizzazione al commercio su aree pubbliche, anche in presenza di un precedente giudicato che aveva ritenuto non abusiva l'occupazione, qualora sopravvengano ragioni di interesse pubblico, come la necessità di realizzare opere pubbliche di interesse generale, che impediscono la prosecuzione dell'attività privata sull'area. La mancata liquidazione dell'indennizzo o la contestazione delle voci di calcolo dello stesso non vizia il provvedimento di revoca, potendo solo eventualmente legittimare l'interessato ad azionare la pretesa indennitaria. Nell'ambito di un mercato pubblico, il Comune può legittimamente ricollocare i posteggi in altra sede sulla base di precedenti atti di regolazione del mercato stesso, senza che ciò comporti l'obbligo di assegnare un posteggio a chi occupava un'area diversa non ricompresa nel mercato.