Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15377 del 3 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15377PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La divulgazione di notizie diffamatorie, anche se ritenute vere dal soggetto che le diffonde, non è giustificata dall'esercizio di un dovere o da un errore scusabile, qualora le informazioni siano comunicate a soggetti che non hanno un interesse istituzionale a conoscerle, in quanto estranei all'ambito di riferimento della persona offesa. La scriminante dell'adempimento di un dovere o dell'errore ai sensi dell'art. 51 e 59 c.p. non opera quando il soggetto agente abbia chiaramente travalicato i limiti del proprio mandato e della legittimità della comunicazione, divulgando notizie lesive della reputazione altrui a destinatari non competenti. Il giudice di merito deve verificare non solo la veridicità dei fatti addebitati, ma anche la loro rilevanza e la legittimità della diffusione in relazione ai soggetti cui le informazioni sono state comunicate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo Mar - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Anton - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. POSITANO Gabrie - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7/2012 TRIBUNALE di VITERBO, del 21/09/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO;

Il Procuratore generale della Corte di Cassazione, dott.ssa Elisabetta Cesqui, ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;

Per la parte civile e' presente l'Avvocato (OMISSIS) sost…

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