Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La riconvocazione della medesima commissione giudicatrice per il riesame dell'offerta tecnica di un concorrente, anche dopo l'apertura delle offerte economiche, costituisce evenienza conforme al principio di cui all'art. 77, comma 11, del D.Lgs. n. 50/2016, in forza del quale, nell'ipotesi di rinnovo delle operazioni di gara a seguito di annullamento dell'aggiudicazione o dell'esclusione di taluno dei concorrenti, è riconvocata la medesima commissione, salvo il caso in cui l'annullamento sia derivato da un vizio nella composizione della commissione stessa. Tale soluzione risponde alle esigenze di economicità, efficacia e tempestività dell'azione amministrativa, assicurando al contempo l'obiettività e l'omogeneità delle determinazioni della stazione appaltante nel rigoroso rispetto della par condicio dei partecipanti. La composizione della commissione di gara, inoltre, non deve necessariamente prevedere la presenza di membri con competenze ed esperienze professionali perfettamente corrispondenti all'oggetto dell'appalto, essendo sufficiente che essi siano esperti nello specifico settore cui si riferisce il contratto, anche in ambiti complementari e interferenti con l'oggetto principale. Infine, le valutazioni espresse dalla commissione giudicatrice sull'offerta tecnica dei concorrenti sono sindacabili solo ove risultino palesemente abnormi, illogiche o inficiate da errori di fatto, non potendosi sostituire al giudizio tecnico-discrezionale della commissione una diversa ponderazione dell'offerta.