Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27381 del 10 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:27381PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di prevenzione patrimoniale, può disporre la confisca di beni nella disponibilità diretta o indiretta del soggetto proposto, anche in assenza di una dimostrazione della loro derivazione da specifici reati, qualora emerga una significativa sperequazione tra il valore dei beni acquisiti e i redditi leciti dichiarati, tale da far ragionevolmente presumere che gli stessi costituiscano il frutto di attività illecite. Tale presunzione relativa può essere superata solo attraverso la dimostrazione, da parte del proposto o del terzo interessato, della provenienza lecita dei beni, non essendo sufficiente il mero riferimento alla titolarità formale degli stessi o alla loro acquisizione con risorse provenienti da conti correnti intestati al terzo. Il giudice di merito, pertanto, è tenuto a verificare la congruità tra il valore dei beni e la capacità economica del soggetto, desunta non solo dai redditi dichiarati, ma anche dalle spese di mantenimento del tenore di vita, al fine di accertare l'effettiva disponibilità, diretta o indiretta, dei beni in capo al proposto, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità, ove la valutazione risulti logica, coerente e adeguatamente argomentata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Br.La. nata a C il (omissis)
Mi.Fa. nato a B il (omissis)
avverso il decreto del 12/10/2023 della Corte di Appello di Torino
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni del PG ((omissis)), che ha chiesto che i ricorsi vengano dichiarati inammissibili;
lette le conclusioni dei difensori dei ricorrenti Avv. Ri.Da. e Avv. Co.Pa., che hanno insistito per l'accoglimento dei motivi di ricorso con ogni conseguente statuizione.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Torino, con decreto del 12/10/2023, per quanto qui di interesse, …

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