Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9810 del 7 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:9810PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di persone nel reato si configura quando il contributo dell'agente, pur non essendo direttamente esecutivo, abbia comunque rafforzato il proposito criminoso dell'autore principale, fornendo uno stimolo o un maggiore senso di sicurezza per la realizzazione del reato. Pertanto, la mera connivenza o inerzia del concorrente non è sufficiente a integrare il concorso, essendo necessario un contributo partecipativo, anche solo morale, che dimostri una chiara adesione alla condotta delittuosa. Inoltre, la valutazione della sussistenza delle circostanze attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità, purché non sia contraddittoria e dia conto degli elementi considerati preponderanti ai fini della concessione o dell'esclusione. Infine, la mancata deduzione di una questione nei motivi di appello, salvo che si tratti di questioni rilevabili d'ufficio o non deducibili in quel grado, comporta l'inammissibilità della relativa censura proposta per la prima volta in sede di ricorso per cassazione, in applicazione del principio devolutivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. FLORIT Francesco - Relatore

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Be.As. nato in M il (Omissis)
Is.Ma. nato in M il (Omissis)
avverso la sentenza del 13/02/2023 della CORTE d'APPELLO di MILANO
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO FLORIT;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore FULVIO BALDI che ha chiesto l'inammissibilità dei ricorsi;
ricorso trattato con contraddittorio scritto ex art. 23 comma 8 D.Lgs. 137/2020
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe è stata confermata la condanna di Be.As. per i …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.