L'assegnatario di un alloggio di edilizia residenziale pubblica decade dal diritto di assegnazione qualora non occupi stabilmente l'alloggio assegnato e lo ceda a terzi senza l'autorizzazione dell'ente gestore, in quanto ciò integra una violazione degli obblighi di cui all'art. 35, comma 1, lett. a) e b) della L.R.T. n. 96/1996. In tali casi, il Comune è legittimato a dichiarare la decadenza dell'assegnatario, con conseguente risoluzione del contratto e obbligo di rilascio dell'alloggio, senza che assumano rilevanza le eventuali giustificazioni addotte dall'assegnatario, essendo sufficiente l'accertamento oggettivo dell'abbandono dell'alloggio e della sua cessione a terzi. Inoltre, la circostanza che l'assegnatario disponga di un altro alloggio non incide sulla legittimità del provvedimento di decadenza, in quanto l'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica è finalizzata a soddisfare il bisogno abitativo di chi ne è privo e non può essere utilizzata come mero investimento immobiliare.