Il Comune non può utilizzare il DURC per verificare la regolarità contributiva e tributaria degli operatori economici ai fini della riassegnazione dei posteggi del mercato in una nuova sede, in assenza di una previsione espressa in tal senso nella disciplina regionale applicabile. Ciò in quanto il procedimento di riassegnazione dei posteggi a concessionari preesistenti, pur comportando una graduazione delle posizioni, non equivale a una nuova assegnazione, non presupponendo pertanto un controllo dei requisiti per il mantenimento dei titoli autorizzativi. Inoltre, anche a voler equiparare le due ipotesi, la normativa regionale non ha previsto l'utilizzo del DURC per la verifica della regolarità contributiva e tributaria degli operatori. Il Comune, pertanto, non può avvalersi di tale strumento, in quanto ciò violerebbe i principi di trasparenza, lealtà procedimentale e tutela dell'affidamento, non essendo stato il ricorso al DURC stabilito ex ante. Ne consegue che il Comune non può retrocedere in graduatoria l'operatore economico per irregolarità contributiva e tributaria accertata mediante il DURC, ove tale modalità di verifica non fosse stata previamente indicata.