Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2878 del 22 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2878PEN

Massima

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Il servizio di pattuglia automontata svolto dai militari dell'Arma dei Carabinieri è regolato da consegna, costituita non solo dalle prescrizioni scritte contenute nel Regolamento generale dell'Arma e nell'ordine di servizio, ma anche dalle direttive verbali impartite dal comandante per lo svolgimento concreto del servizio. Il militare comandato in tale servizio è tenuto a osservare scrupolosamente la consegna ricevuta, senza potersi arbitrariamente assentare o interrompere l'attività di vigilanza e pattugliamento, se non nei termini e con le modalità previste. L'interruzione ingiustificata del servizio, anche per esigenze personali come la consumazione di un pasto, integra il reato di violata consegna di cui all'art. 120 c.p.m.p., a prescindere dalla verificazione di un ulteriore evento dannoso, trattandosi di reato di pericolo presunto. Ai fini dell'esclusione della particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p., il giudice deve valutare complessivamente le modalità della condotta, il grado di colpevolezza e l'intensità del dolo, anche alla luce di precedenti comportamenti analoghi del militare, debitamente contestati e censurati dal superiore, che dimostrino la consapevolezza dell'imputato di violare le prescrizioni impartite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/11/2017 della CORTE MILITARE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO SIANI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Militare, Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di NAPOLI in difesa di (OMISSIS) che conclude ch…

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