La concessione cimiteriale perpetua rilasciata prima dell'entrata in vigore del D.P.R. n. 803/1975 mantiene il suo carattere di perpetuità, in deroga al limite temporale di 99 anni previsto dalla normativa sopravvenuta, salva la facoltà di revoca da parte del Comune al ricorrere di gravi situazioni di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno e di impossibilità di provvedere tempestivamente all'ampliamento o alla costruzione di un nuovo cimitero. Pertanto, il Comune non può pretendere il rinnovo della concessione né subordinare il rilascio del rinnovo al pagamento di somme di denaro, in quanto tali richieste presuppongono erroneamente il venir meno della durata perpetua della concessione. La disciplina regolamentare comunale, che prevede la durata massima di 99 anni per le concessioni cimiteriali e l'obbligo di rinnovo, non si applica alle concessioni perpetue rilasciate prima dell'entrata in vigore del D.P.R. n. 803/1975, in quanto integrata dalla deroga contenuta nell'art. 92, comma 2, del D.P.R. n. 285/1990.