Cassazione penale Sez. III sentenza n. 41534 del 12 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:41534PEN

Massima

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Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater, comma 2, c.p. non è ammesso al procedimento di applicazione della pena su richiesta di cui all'art. 444 c.p.p., in quanto escluso espressamente dalla relativa disciplina. Pertanto, il giudice non può applicare la pena concordata dalle parti per tale reato, essendo tenuto a disporre l'annullamento senza rinvio della sentenza che abbia erroneamente previsto tale applicazione. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi: 1. L'art. 600-quater, comma 2, c.p. prevede il reato di detenzione di materiale pedopornografico, che costituisce una fattispecie autonoma rispetto alla produzione e distribuzione di tale materiale. 2. L'art. 444, comma 1-bis, c.p.p. esclude espressamente l'applicabilità del rito speciale del patteggiamento ai reati previsti dall'art. 600-quater, comma 2, c.p. 3. Il giudice, nel caso in cui abbia erroneamente applicato la pena concordata dalle parti anche per il reato di cui all'art. 600-quater, comma 2, c.p., è tenuto a disporre l'annullamento senza rinvio della sentenza, in quanto tale applicazione è contra legem. 4. Il principio di legalità e tassatività delle norme processuali penali impone il rigoroso rispetto delle ipotesi di inapplicabilità del patteggiamento previste dalla legge, senza possibilità di interpretazioni estensive o analogiche. 5. La ratio della esclusione del reato di cui all'art. 600-quater, comma 2, c.p. dal patteggiamento risiede nella particolare gravità e disvalore sociale della condotta di detenzione di materiale pedopornografico, che non può essere oggetto di una negoziazione sulla pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI BARI;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS), il (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 17.5.2016 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MACRI' Ubalda;
letta la memoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa LORI Perla, che ha …

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