Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24492 del 31 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:24492PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere valutato in base a un giudizio prognostico sulla persistente pericolosità sociale dell'indagato, desunto dalle modalità del fatto, dalla personalità del soggetto e dal suo modus vivendi, a prescindere dalla positiva ricognizione di effettive ed immediate opportunità di ricaduta nel delitto. Pertanto, la sussistenza del requisito dell'attualità del periculum libertatis non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, ma una valutazione fondata su elementi concreti, quali l'analisi della personalità dell'indagato, le sue condizioni di vita e i dati ambientali o di contesto, nonché le modalità del fatto per cui si procede. Inoltre, la scelta della misura cautelare più grave, come la custodia in carcere, può ritenersi proporzionata e adeguata qualora l'indagato presenti una negativa personalità, desunta non solo dalle specifiche modalità del fatto ma anche da elementi emersi nel corso delle indagini, come le conversazioni intercettate, che denotino il suo probabile inserimento in ambienti criminali di particolare allarme sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO D. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA V. - Consigliere

Dott. PERROTTI M. - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/02/2019 del TRIBUNALE DI NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. SPINACI Sante, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 7/2/2019 il Tribunale di Napoli, in sede di riesame, confermava il provvedime…

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