La sostituzione edilizia di un immobile produttivo dismesso, ai sensi dell'art. 4, comma 13, della L.R. n. 13/2022, è ammissibile solo se il nuovo uso rientra tra le destinazioni previste dalla zona omogenea di riferimento, salvo il caso di delocalizzazione con possibilità di cambio di destinazione d'uso a destinazioni compatibili o complementari. Pertanto, in assenza di delocalizzazione, il cambio di destinazione d'uso da produttivo a residenziale non è consentito, a meno che la destinazione commerciale dell'immobile non abbia natura di norma di salvaguardia edilizia e non di norma di conformazione urbanistica. Inoltre, la ricostruzione è ammessa nei limiti delle distanze legittimamente preesistenti, anche con ampliamenti fuori sagoma e superamento dell'altezza massima dell'edificio demolito, ove siano riconosciuti incentivi volumetrici. Il rispetto delle distanze minime tra edifici e dai confini, di cui al D.M. n. 1444/1968, è comunque garantito nei limiti delle distanze legittimamente preesistenti, anche qualora le dimensioni del lotto non consentano la modifica dell'area di sedime.