Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41195 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41195PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la concessione di misure alternative alla detenzione, deve fondare la propria statuizione su un giudizio prognostico espresso sulla base di un esame scientifico della personalità del condannato e di una puntuale considerazione di tutti gli elementi previsti dalla legge, dimostrando con adeguata motivazione l'idoneità della misura alternativa a contribuire al suo effettivo reinserimento sociale e alla prevenzione del pericolo di recidiva. Ove il giudice abbia accertato una rilevante propensione a delinquere del soggetto, desunta da specifici e numerosi precedenti penali e da varie pendenze giudiziarie, è giustificato il giudizio prognostico negativo in ordine alle probabilità di successo dell'applicazione di misure alternative al regime carcerario, non essendo sufficiente l'assenza di indicazioni negative, ma occorrendo elementi positivi che consentano un giudizio prognostico di esito favorevole della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva. La valutazione delle condizioni per la concessione delle misure alternative alla detenzione è compito riservato al giudice di merito e, in sede di legittimità, può essere contestata unicamente sotto il profilo della sussistenza, adeguatezza, completezza e logicità della motivazione, mentre non sono ammesse le censure che, pur investendo formalmente la motivazione, si risolvono nella prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze già esaminate da detto giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/07/2017 del TRIB. SORVEGLIANZA di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANCUSO LUIGI FABRIZIO;
lette/sentite le conclusioni del P.G..
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona della Dott.ssa MIGNOLO Olga, Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso e la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.
RITENUT…

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