Il diniego di compatibilità ambientale e di autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto eolico è legittimo quando l'Amministrazione, nell'esercizio della propria ampia discrezionalità tecnica in materia di valutazione di impatto ambientale, abbia adeguatamente motivato il provvedimento sulla base di un'approfondita istruttoria, senza incorrere in vizi macroscopici, tenendo conto delle osservazioni del privato e valutando attentamente gli impatti del progetto sull'ambiente, il paesaggio, la fauna e la flora, nonché le distanze minime dagli insediamenti abitativi, anche non stabilmente occupati, al fine di tutelare la sicurezza e la salute pubblica. Il mero ritardo dell'Amministrazione nella conclusione del procedimento non comporta di per sé il risarcimento del danno, essendo necessario che il privato dimostri la spettanza del bene della vita finale, l'elemento soggettivo della colpa dell'Amministrazione e l'effettiva entità del danno subito.