Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 52421 del 17 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52421PEN

Massima

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Il medico che, per colpa grave consistente in negligenza, imprudenza e imperizia, non effettua gli accertamenti diagnostici necessari e non formula una corretta ipotesi diagnostica in presenza di sintomi che rivelano una patologia cardiaca in atto, omettendo di somministrare il fondamentale presidio terapeutico, risponde del reato di omicidio colposo qualora tale condotta abbia cagionato la morte del paziente. Il giudizio controfattuale sulla causalità della condotta colposa del medico deve essere condotto sulla base di un elevato grado di credibilità razionale, verificando tutti gli elementi di giudizio disponibili, anche attraverso il ricorso a massime di esperienza e al senso comune, senza necessità di una legge scientifica di copertura di natura universale o meramente statistica, ove risulti accertata l'inesistenza di ulteriori fattori causali alternativi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BLAIOTTA Rocco M. - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza della CORTE D'APPELLO DI MILANO in data 13 marzo 2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. FRANCESCO MARIA CIAMPI;

sentite le conclusioni del PG in persona del dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso. E' presente per il ricorrente l'avvocato (OMISSIS) del foro di Lecco che chiede l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 13 marzo …

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