Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18444 del 10 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:18444PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare non può porsi in contrasto con il contenuto della sentenza, pur non irrevocabile, emessa in ordine ai medesimi fatti nei confronti dello stesso soggetto, stante la relazione di strumentalità esistente tra il procedimento incidentale e quello principale. Pertanto, la sopravvenienza di una sentenza di condanna fa venir meno l'interesse dell'indagato alla procedura di riesame, anche in sede di rinvio a seguito di annullamento disposto dalla Corte di Cassazione, con riferimento al profilo concernente la verifica dell'originaria sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, salvo che risultino dedotti elementi di prova nuovi, suscettibili di dare ingresso ad una possibile diversa lettura degli indizi al momento dell'adozione della misura cautelare. Il punto di equilibrio deve rinvenirsi nel rispetto del principio di assorbimento, nel senso che soltanto ove intervenga una decisione che in ogni caso contenga in sé una valutazione del merito di tale incisività da assorbire l'apprezzamento dei gravi indizi di colpevolezza, potrà dirsi ragionevolmente precluso il riesame di tale punto da parte del giudice chiamato a pronunciarsi in sede di impugnative proposte avverso i provvedimenti de libertate. Una volta intervenuta la sentenza di condanna, anche non definitiva, la possibilità di valutare in sede cautelare i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'imputato è limitata soltanto alla prospettazione di nuovi e diversi elementi probatori, suscettibili di dare ingresso ad una possibile diversa lettura degli indizi al momento dell'adozione della misura cautelare, restando esclusa la rivalutabilità del quadro di risultanze che è stato già apprezzato ai fini dell'affermazione di responsabilità dell'imputato. Inoltre, in presenza di una pronunzia di condanna, seppur non definitiva, l'interesse connesso all'eventuale procedura di riparazione per ingiusta detenzione postula l'originaria insussistenza della gravità indiziaria, evidentemente superata in corso di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere Rel.

Dott. FLORIT Francesco - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
Sul ricorso proposto da
Pa.Fa. n. ad A il (Omissis)
avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli in data 11-1-2024
dato atto che si è proceduto a trattazione con contraddittorio cartolare, ai sensi dell'art. 23, comma 8, D.L. n. 137-2020 e succ. modif.;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria del Sost. Proc. Gen. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata ordinanza il Tribunale di Napoli, giudicando in sede di rinvio a segui…

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