Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27851 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27851PEN

Massima

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Il provvedimento del Questore di divieto di accesso alle manifestazioni sportive e di obbligo di presentazione alle Forze dell'Ordine può essere legittimamente adottato anche in relazione a condotte violente commesse non direttamente in occasione di eventi sportivi, ma ad essi strettamente collegate da un rapporto di diretta causalità, come nel caso di una "spedizione punitiva" presso il centro di allenamento di una squadra di calcio per lamentare il rendimento sportivo della stessa e pretendere dai calciatori maggior impegno e migliori risultati. La motivazione del provvedimento di convalida del giudice deve indicare adeguatamente le ragioni di necessità ed urgenza, l'attribuibilità delle condotte al destinatario e la loro riconducibilità alle ipotesi previste dalla legge, nonché la congruità della durata della misura, senza necessità di un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che le stesse risultino implicitamente disattese. La determinazione della durata minima dei divieti e degli obblighi conseguenti a episodi di violenza in occasione di manifestazioni sportive, anche per soggetti già precedentemente sottoposti a misure analoghe, rientra nella discrezionalità del legislatore, senza che ciò comporti violazione dei principi costituzionali, in considerazione della peculiarità di tale ambito rispetto alla disciplina generale delle misure di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 6/6/2015 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni;
letta la requisitoria depositata dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 6 giug…

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