Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29577 del 22 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29577PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p. richiede che la violenza sia diretta a impedire specifici atti di ufficio o di servizio, non essendo sufficiente una generica opposizione o manifestazione di disprezzo verso la funzione del pubblico ufficiale. Pertanto, il lancio di una bottiglia verso l'auto di agenti di polizia, pur integrando condotte di ingiurie e minacce, non integra il reato di resistenza, in assenza di una finalità specifica di impedire l'esercizio di atti d'ufficio. Il reato di resistenza a pubblico ufficiale è configurabile solo quando la violenza sia diretta a ostacolare o impedire l'esercizio di specifiche attribuzioni e funzioni del pubblico ufficiale, non essendo sufficiente una generica opposizione o manifestazione di disprezzo verso la sua autorità. La mera condotta di lancio di oggetti, pur se rivolta verso gli agenti, non integra il reato di resistenza se non è accompagnata dalla finalità di impedire l'esercizio di atti d'ufficio determinati. Il reato di resistenza a pubblico ufficiale richiede pertanto la sussistenza di un dolo specifico, consistente nella volontà di impedire o ostacolare l'esercizio di specifiche attribuzioni e funzioni del pubblico ufficiale, non essendo sufficiente una generica opposizione o manifestazione di disprezzo verso la sua autorità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Si. El. ;

contro la sentenza 28 giugno 2010 della Corte d'Appello di Firenze;

Udita la relazione del ((omissis))'.

Udito il P.G. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Si.El. ricorre contro la sentenza indicata in epigrafe con la quale e' stata ritenuta responsabile di resistenza, a conferma della decisione del Tribun…

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