Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7855 del 21 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7855PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di rapina aggravata dall'uso di un'arma e dal concorso di più persone riunite, nonché per il reato di lesioni personali aggravate dal nesso teleologico con la rapina, è legittima quando la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, sulla base delle dichiarazioni rese dalle persone offese a ridosso degli eventi e confermate nel corso del giudizio, risulta coerente e logica, anche in relazione al riconoscimento degli imputati e al rinvenimento di elementi di prova a loro carico. La notifica degli atti processuali presso il difensore di fiducia, in caso di elezione di domicilio da parte dell'imputato, determina una nullità di ordine generale a regime intermedio, che tuttavia non può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità, in assenza di una tempestiva eccezione nel corso del giudizio di merito. Il giudice di legittimità non può riesaminare il merito della valutazione probatoria operata dal giudice di merito, né sostituire la propria ricostruzione dei fatti a quella motivatamente adottata dal giudice di appello. La pena inflitta, determinata nel minimo edittale, è adeguatamente motivata in relazione al concorso di più circostanze aggravanti ad effetto speciale e all'equivalenza riconosciuta con le attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovan - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - Consigliere

Dott. PERROTTI M - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 7/7/2017 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Avverso la sentenza indicata in epigrafe - che ha confermato la sentenza del …

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