Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14059 del 8 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:14059PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata dalla condotta di minaccia posta in essere da più persone riunite, pur non essendo contestata l'appartenenza degli autori ad un'associazione mafiosa, integra comunque un'aggravante di particolare gravità che giustifica una significativa pena detentiva, in quanto la condotta plurisoggettiva rafforza il potere intimidatorio e la capacità di coartare la volontà della vittima, rendendo più difficile la sua reazione e la denuncia. Pertanto, la circostanza aggravante di cui all'art. 628, comma 3, n. 3 c.p. può essere riconosciuta anche in assenza del requisito dell'appartenenza degli autori ad un'associazione di tipo mafioso, essendo sufficiente la semplice condotta plurisoggettiva finalizzata all'esercizio di una pressione intimidatoria sulla vittima. Inoltre, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale aggravante, non è tenuto a motivare in modo analitico il riconoscimento della stessa, essendo sufficiente il richiamo alla sentenza di primo grado che ha già adeguatamente argomentato la sua configurabilità sulla base degli elementi probatori acquisiti. Infine, la pena inflitta per il reato di estorsione aggravata, pur essendo significativa, risulta proporzionata e giustificata dalla gravità della condotta plurisoggettiva posta in essere dagli imputati, la quale ha determinato un rafforzamento del potere intimidatorio e una maggiore difficoltà per la vittima di reagire e denunciare i fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

La. An. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli, sezione 4A penale, in data 8.4.2010;

Sentita la relazione della causa fatta, in Pubblica Udienza, dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

Udito il difensore Avv. ((omissis)) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

MOTIVI DELLA…

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