Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze avverso la deliberazione del Consiglio Comunale di Torchiara che aveva determinato l'aliquota dell'addizionale comunale IRPEF per l'anno 2015, ha rilevato la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente a seguito dell'annullamento in autotutela dell'atto impugnato da parte del Comune. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando, nel corso del giudizio, l'atto impugnato sia stato annullato o revocato dall'amministrazione, venendo meno l'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale. Ciò in applicazione del consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui il venir meno dell'interesse all'annullamento dell'atto impugnato determina l'improcedibilità del ricorso, in quanto il giudice amministrativo non può pronunciarsi su questioni meramente astratte o su interessi ormai esauriti. La sentenza sottolinea inoltre che, in considerazione della materia trattata e della qualità delle parti, le spese di giudizio possono essere eccezionalmente dichiarate irripetibili, fatta salva la refusione ex lege del contributo unificato eventualmente versato. Tale principio si fonda sulla natura pubblicistica della controversia e sull'esigenza di evitare un aggravio economico per l'amministrazione pubblica soccombente, in linea con il favor nei confronti degli enti pubblici che caratterizza la disciplina processuale amministrativa.