Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25634 del 20 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25634PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La diffamazione commessa mediante la comunicazione di un referto arbitrale contenente fatti ritenuti lesivi dell'altrui reputazione, anche se indirizzato al solo Giudice sportivo in busta chiusa, integra il reato di diffamazione, in quanto la comunicazione di tali fatti, seppur limitata ad un solo soggetto, è comunque idonea a ledere la reputazione altrui. Tuttavia, l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione non impedisce la conferma delle statuizioni civili di condanna al risarcimento del danno, in quanto la responsabilità civile sussiste indipendentemente dalla declaratoria di penale responsabilità. Inoltre, la mancata adeguata difesa in sede sportiva da parte della persona offesa non esclude la sua legittimazione a chiedere il risarcimento del danno in sede penale, in quanto l'obbligo di mitigare il danno non può essere spinto fino al punto di imporre alla vittima di subire passivamente la lesione della propria reputazione.

Sentenza completa

avverso la sentenza del 24/06/2015 del TRIBUNALE di REGGIO EMILIA; visti gli atti"> REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. GORJAN Sergi - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/06/2015 del TRIBUNALE di REGGIO EMILIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 20/05/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. GORJAN SERGIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ORSI LUIGI.
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ORSI Luigi, che ha conclu…

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