Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16215 del 27 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:16215PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (stalking) si configura quando l'agente pone in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice (forte stato di ansia e paura nella vittima, costringimento a modificare le proprie abitudini di vita) e dell'abitualità del proprio agire, anche se tali condotte non siano preordinate ma possano essere in tutto o in parte casuali e realizzate qualora se ne presenti l'occasione. L'elemento soggettivo del dolo generico è integrato dalla volontà di porre in essere tali comportamenti, senza che sia necessaria la preordinazione delle condotte. La valutazione dell'attendibilità della persona offesa è questione di fatto non censurabile in sede di legittimità, salvo che la motivazione sia affetta da manifeste contraddizioni o si basi su mere congetture prive di plausibilità. La recidiva specifica reiterata ed infraquinquennale incide sul calcolo del termine prescrizionale, aumentando sia il termine minimo che quello massimo, senza violare il principio del ne bis in idem. La liquidazione del danno non patrimoniale in favore della parte civile, effettuata in via equitativa dal giudice di merito sulla base della gravità delle condotte e dei loro effetti sulla vittima, è censurabile in sede di legittimità solo in caso di totale mancanza di motivazione o di macroscopica irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. PILLA Egle - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/12/2020 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. EGLE PILLA;
lette le richieste scritte, ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, , del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ODELLO LUCIA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
lette le conclusioni scritte, per l…

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