Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47944 del 22 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:47944PEN

Massima

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La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p., comporta che il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, debba motivare in modo rigoroso e specifico le ragioni per le quali ritiene che ogni altra misura cautelare meno afflittiva non sia idonea a soddisfare tali esigenze. Tale presunzione può essere superata solo in presenza di elementi concreti e specifici, che dimostrino l'inadeguatezza della custodia in carcere e la sufficienza di una misura meno grave. Il giudice, pertanto, è tenuto a esaminare attentamente tutti gli argomenti difensivi volti a evidenziare l'attenuazione delle esigenze cautelari e a motivare in modo puntuale il rigetto di tali istanze, non potendosi limitare a un mero richiamo al quadro indiziario già valutato in precedenza. La motivazione deve essere adeguata e logicamente coerente, senza vizi di apparenza, al fine di consentire un effettivo controllo di legittimità sulla correttezza dell'esercizio del potere cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ce. An. , nata a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Napoli, in data 4/7/2011;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza in data 4/7/2011, il Tribunale per il riesame di N…

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