Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 1304 del 2015

ECLI:IT:TARBS:2015:1304SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica comunale, nell'ambito della propria discrezionalità, può legittimamente prevedere la trasformazione di aree già edificate, anche in assenza di situazioni di degrado, al fine di conseguire una migliore qualità estetica e funzionale del tessuto urbano. In tale contesto, l'inclusione di un intero fabbricato artigianale all'interno di un ambito di trasformazione non richiede necessariamente l'integrazione dei diritti edificatori preesistenti, essendo sufficiente che la nuova disciplina urbanistica assicuri ai proprietari una quota proporzionale delle potenzialità edificatorie complessivamente attribuite all'ambito, indipendentemente dalla collocazione originaria dei fondi. Analogamente, l'introduzione di nuovi tracciati viari, finalizzati a razionalizzare la rete di mobilità locale, non è illegittima per il solo fatto di determinare disagi e limitazioni per i proprietari confinanti, purché tali effetti non risultino sproporzionati rispetto agli obiettivi di interesse pubblico perseguiti dall'amministrazione. In particolare, la separazione tra aree a diversa destinazione d'uso e la cessione di porzioni di proprietà privata per l'ampliamento della viabilità trovano giustificazione nella necessità di adeguare il sistema infrastrutturale al nuovo assetto urbanistico, e possono essere oggetto di valutazioni di dettaglio in sede di pianificazione attuativa, al fine di minimizzare l'impatto sulle proprietà private.

Sentenza completa

N. 00302/2013
REG.RIC.

N. 01304/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00302/2013 REG.RIC.

N. 00303/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 302 del 2013, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Brescia, via D'Azeglio 1/C;

contro

COMUNE DI REZZATO, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il medesimo legale in Brescia, via Romanino 16;

nei confronti di

MARTINA MOLADORI, non costituitasi in giudizio;

sul ricorso numero di registro generale 303 del 2013, proposto da:

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