Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12776 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:12776SENT

Massima

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Il trasferimento della gestione o della titolarità di un esercizio commerciale comporta il trasferimento della relativa autorizzazione amministrativa, senza che per il rilascio della voltura possano ravvisarsi elementi di discrezionalità da parte dell'amministrazione. Pertanto, qualora l'amministrazione adotti un provvedimento di cessazione di un'attività commerciale sulla base dell'erroneo presupposto che il subentrante non sia in possesso dell'autorizzazione necessaria, tale provvedimento deve essere annullato, in quanto la comunicazione di avvio del procedimento prevista dall'art. 7 della legge n. 241 del 1990 avrebbe consentito all'amministrazione di venire a conoscenza del trasferimento dell'autorizzazione e di evitare l'adozione di un provvedimento erroneo. La previsione della comunicazione di avvio del procedimento serve infatti a consentire al destinatario dell'atto conclusivo la partecipazione alla procedura stessa, al fine di presentare difese, deduzioni e documenti di cui l'amministrazione deve tener conto in sede istruttoria e nella statuizione finale, salvo che non venga accertata in giudizio la superfluità di tale comunicazione, in quanto il provvedimento adottato non avrebbe potuto essere diverso anche se fosse stata osservata la relativa formalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE SECONDA TER
ANNO
composto dai signori Magistrati:
Consigliere Michele PERRELLI - Presidente
Consigliere Paolo RESTAINO - Componente
Consigliere Antonio AMICUZZI - Componente relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 3777 del 1998 proposto da ROMAN'S 2000 s.r.l., con sede in Arezzo, e da ARIANNA s.r.l. con sede in Roma, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'avv. Carlo Abbate, unitamente al quale sono elettivamente domiciliati in Roma, alla Via F. P. De' Calboli n. 1;
CONTRO
il COMUNE di ROMA, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Cristina Montanaro unitamente al quale è elettivamente domiciliato presso l'Avvocatura comunale, in Roma, alla Via del Tempio di Giove n. 21;
per l'annullamento
della determinazione di…

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