Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1694 del 2017

ECLI:IT:TARSA:2017:1694SENT

Massima

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Il mancato accoglimento dell'istanza di sanatoria edilizia presentata ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non sospende l'esercizio dei poteri repressivi del Comune nei confronti delle opere abusive, in quanto il silenzio serbato dall'amministrazione comunale oltre il termine di 60 giorni previsto dalla citata disposizione equivale a un provvedimento tacito di diniego, che può essere autonomamente impugnato dal privato. Pertanto, l'ordine di demolizione delle opere abusive può essere legittimamente adottato anche in pendenza della domanda di sanatoria, senza che sia necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio, trattandosi di atto dovuto e vincolato per il quale non sono richiesti apporti partecipativi del destinatario.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/12/2017

N. 01694/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01913/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1913 del 2007, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Salerno, via Nizza 134 c/o avv. Belsito;

contro

Comune di Capaccio, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

della nota prot.n.126/07 del Comune di Capaccio avente ad oggetto rimozione opere abusive.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 11 ottobre 2017 la…

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