Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47509 del 29 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:47509PEN

Massima

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Il peculato continuato e il furto aggravato di carburante di proprietà di un'azienda concessionaria di un servizio pubblico di trasporto urbano, commessi in concorso con dipendenti dell'azienda, integrano gravi condotte di appropriazione indebita di beni pubblici che ledono il corretto funzionamento della pubblica amministrazione e la tutela del patrimonio pubblico. Tali condotte, caratterizzate dalla continuità temporale e dalla rilevante quantità di carburante sottratto, sono meritevoli di una significativa sanzione penale, anche nella forma della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, la cui durata deve essere commisurata alla pena detentiva base irrogata, senza essere influenzata dall'aumento per il reato continuato. Tuttavia, il diritto di difesa dell'imputato deve essere pienamente garantito, con la necessità di una contestazione sufficientemente specifica dei fatti, senza che la genericità di alcuni elementi fattuali possa pregiudicare concretamente la possibilità di predisporre una adeguata linea difensiva. Inoltre, il mero concorso morale nell'appropriazione indebita, senza un apporto materiale, può comportare una diversa qualificazione giuridica del fatto e una conseguente riduzione di pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3/2011 del 4/10/2011 della CORTE DI APPELLO DI CALTANISSETTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. La Corte di Appello di Cal…

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