Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10786 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:10786SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile, in qualità di committente dei lavori, è tenuto al rispetto della normativa edilizia e urbanistica vigente. Qualora vengano realizzate opere abusive, l'autorità amministrativa competente può legittimamente ordinare la demolizione delle stesse e il ripristino dello stato dei luoghi, indipendentemente dalla successiva rinuncia al ricorso giurisdizionale proposto avverso tale provvedimento. Il principio di legalità e di tutela dell'interesse pubblico alla regolare trasformazione del territorio prevale sulla posizione del privato, il quale non può sottrarsi agli obblighi imposti dalla legge attraverso la mera rinuncia all'azione giudiziaria. L'ordinanza di demolizione di opere abusive e di ripristino dello stato dei luoghi costituisce un provvedimento vincolato, adottato dall'amministrazione nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza e controllo sull'attività edilizia, a tutela dell'interesse pubblico al corretto assetto urbanistico ed edilizio del territorio. Tale provvedimento non può essere eluso mediante la semplice rinuncia al ricorso giurisdizionale, in quanto l'interesse pubblico alla legalità urbanistica ed edilizia trascende la posizione del singolo privato e deve essere comunque salvaguardato dall'autorità competente. Il proprietario di un immobile, in quanto soggetto responsabile della conformità delle opere realizzate alla normativa vigente, non può sottrarsi agli obblighi imposti dalla legge attraverso la mera rinuncia all'azione giudiziaria, dovendo comunque adempiere agli ordini di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi legittimamente emanati dall'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/07/2022

N. 10786/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01097/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1097 del 2002, proposto da
Berardini Maria Cristina, rappresentata e difesa dall'avvocato David Bacecci, con domicilio eletto presso il suo studio in Tivoli, p.zza Massimo, 2;

contro

Comune di Tivoli, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Diana Scarpitti e Martina Ramondo, domiciliato presso la Segretaria del Tar Lazio in Roma, via Flaminia, 189;

per l'annullamento

dell’ordinanza di sospensione lavori, demolizione di opere abusive e ripristino dello stato dei luoghi n. 860/49238 del 9.11.2001, notificata in data 14.11.2001;

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