Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4689 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:4689SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, non richiedendo una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo assistono, nemmeno nel caso in cui l'ingiunzione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. Il decorso del tempo dal momento in cui è stato realizzato l'abuso edilizio non può conferire legittimità all'opera realizzata sine titulo, pertanto l'adozione del provvedimento di demolizione della stessa non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che la assistono. Inoltre, l'ordine di demolizione, in quanto atto dovuto e dal contenuto rigidamente vincolato, presuppone un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul carattere non assentito delle medesime, senza necessità di previa comunicazione di avvio del procedimento o del cd. preavviso di diniego di cui all'art. 10 bis l. n. 241/1990. Infine, per effetto del principio sostanzialista introdotto dall'art. 21-octies L. n. 241 del 1990, l'asserita violazione dell'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento non produce l'annullamento del provvedimento, specie quando emerga che il contenuto del provvedimento conclusivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/07/2021

N. 04689/2021 REG.PROV.COLL.

N. 05337/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5337 del 2016, proposto da
Rosa Rimauro, rappresentato e difeso dagli avvocati Rocco Silvano, Ciro Sito, con domicilio eletto presso lo studio Ciro Sito in Napoli, Centro Direz. Is E/2 Sc. A, rappresentata e difesa dall'avvocato Francesco Schiano Di Cola, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Bacoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Valeria Capolino, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, Segreteria Tar;

per l'annullamento dell'ordinanza n. 83/2016 adottata dall'uffici…

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