Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25115 del 2 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:25115PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di tabacchi lavorati esteri in contrabbando è autonomo e distinto rispetto al reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio, per cui sia pure in relazione a fatti temporalmente parzialmente coincidenti, non opera il principio del ne bis in idem. La motivazione della sentenza che dispone l'utilizzabilità delle intercettazioni ambientali è congrua e legittima laddove risultino rispettati i presupposti di legge, ovvero l'esistenza di sufficienti indizi di colpevolezza e la necessità probatoria delle stesse. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se ritenute attendibili dal giudice di merito, possono costituire prova sufficiente ai fini della condanna, anche in assenza di riscontri esterni, purché la motivazione in tal senso sia adeguata. Il ruolo direttivo e organizzativo dell'imputato nell'ambito dell'associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, così come la sua responsabilità per i reati fine di contrabbando, possono essere desunti da una motivazione congrua e logica che valuti complessivamente gli elementi di prova acquisiti. Il diniego delle attenuanti generiche e la determinazione della pena, se adeguatamente motivati con riferimento ai criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., non sono censurabili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. ONORATO Pierluig - est. Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RI. Sa. , nato a (OMESSO) il (OMESSO);

2) DE. MA. Re. Ra. , nato a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza resa il 2.5.2005 dalla corte d'appello di Lecce.

Vista la sentenza denunciata e i ricorsi;

Udita la relazione svolta in pubblica udienza dal consigliere ONORATO Pierluigi;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale DE NUNZIO Wladimiro, che ha concluso chiedendo il rigetto de…

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