Il diniego di concessione di occupazione di suolo pubblico a servizio di un'attività di ristorazione, motivato sulla base della presenza di un presunto "percorso tattile per non vedenti" rispetto al quale l'occupazione richiesta ricadrebbe "a ridosso", è illegittimo per difetto di motivazione qualora l'Amministrazione non abbia adeguatamente verificato e dimostrato, in concreto, l'effettiva esistenza e le caratteristiche tecniche di tale percorso, nonché la sua incompatibilità con la specifica occupazione richiesta, tenuto conto anche della presenza di altre occupazioni già concesse sulla medesima via. L'Amministrazione è tenuta a fornire una motivazione chiara ed esaustiva, che espliciti il collegamento tra l'interesse pubblico perseguito, le regole astratte ritenute applicabili e la vicenda concreta sottoposta al suo esame, al fine di consentire al destinatario del provvedimento la comprensione delle ragioni che giustificano l'eventuale intervento limitativo, nel rispetto dell'obbligo di motivazione di cui all'art. 3 della legge n. 241/1990.