Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8553 del 3 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8553PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza dei motivi di ricorso avverso la sentenza di condanna per i reati di estorsione e ricettazione, afferma che: 1) Le deduzioni del ricorrente sulla mancanza di motivazione della sentenza impugnata in relazione alle contraddizioni e confusioni dei testimoni principali sono mere riproposizioni di doglianze già avanzate in appello e adeguatamente confutate dalla Corte territoriale. I giudici di merito hanno infatti motivato in modo logico-giuridico la preferenza accordata alle originarie dichiarazioni accusatorie dei testi, ritenendo che le loro parziali ritrattazioni fossero espressione del timore di ritorsioni, senza inficiare l'attendibilità complessiva delle loro deposizioni, corroborate anche dalle individuazioni fotografiche. 2) Per il reato di ricettazione, la prescrizione non si è ancora maturata, in quanto il termine massimo di quindici anni, previsto dalla normativa originaria, è ancora applicabile in virtù della disciplina transitoria introdotta dalla legge n. 251 del 2005, essendo la sentenza di primo grado intervenuta prima dell'entrata in vigore della nuova legge, situazione rimasta immune dal vaglio di costituzionalità della Corte. Pertanto, il ricorso per cassazione è dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. PA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1445/1999 CORTE APPELLO di BARI, del 16/05/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. DI CASOLA Carlo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Ha proposto ricorso per Cassazione Lo. Pa. , per mezzo del proprio…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.