Il reato di evasione non sussiste quando il soggetto sottoposto a detenzione domiciliare, pur allontanandosi brevemente dalla propria abitazione, rimane comunque sotto il controllo delle autorità preposte alla vigilanza, senza alcuna volontà di sottrarsi all'esecuzione della misura. Inoltre, la mera prospettazione di adire l'autorità giudiziaria, anche se palesemente infondata, non integra il reato di minaccia a pubblico ufficiale, in quanto tale condotta non ha una capacità costrittiva o intimidatrice tale da turbare il pubblico agente nell'esercizio delle sue funzioni, specie quando quest'ultimo è consapevole dell'infondatezza della pretesa fatta valere. Parimenti, espressioni genericamente minatorie, prive di una concreta prospettazione di un danno ingiusto, non integrano il reato di minaccia a pubblico ufficiale, essendo qualificabili come mera reazione emotiva non accompagnata da una volontà di coartare la libertà di determinazione e di azione del pubblico agente.