Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35931 del 15 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:35931PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura non solo quando il soggetto rivesta una posizione formale all'interno della struttura organizzativa del sodalizio criminoso, ma anche quando egli, pur senza una stabile e organica appartenenza, compia atti significativi e ripetuti nell'interesse dell'associazione, con la consapevolezza di contribuire al perseguimento dei suoi scopi illeciti, anche attraverso l'utilizzo di metodi mafiosi. Pertanto, il contributo del partecipe non deve necessariamente esaurirsi nell'aiuto prestato al capo clan, ma può caratterizzarsi per lo svolgimento di altre attività svolte sempre in funzione dell'associazione e nel suo ambito di operatività, come l'assistenza sistematica fornita per consentire i movimenti sul territorio del capo clan latitante o la partecipazione all'organizzazione di vertici dell'associazione. Tali condotte, se poste in essere con la consapevolezza di agire nell'interesse del sodalizio mafioso e di contribuire al perseguimento dei suoi scopi, integrano gli estremi della fattispecie di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, a prescindere dalla sussistenza di un formale inserimento nella struttura organizzativa del gruppo criminale. Inoltre, il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa si distingue dal reato di favoreggiamento personale in quanto l'aiuto non è prestato solo al singolo associato, ma è rivolto al gruppo criminale in quanto tale, al fine di consentirne il funzionamento e la realizzazione dei suoi obiettivi illeciti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICHELI Paolo - Presidente

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/02/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RENATA SESSA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. SENATORE VINCENZO, che conclude per il rigetto per i primi 2 motivi.
Inammissibilita' per il 3 motivo udito il difensore.
Il difensore presente chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Catanzaro ha c…

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