Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo o in difformità da esso è legittimo e non può essere sostituito con la sola sanzione pecuniaria, salvo che il comune non accerti l'impossibilità di eseguire la demolizione senza pregiudizio per la parte realizzata in conformità, valutazione da effettuarsi in sede esecutiva. La natura vincolata del provvedimento di demolizione non richiede particolari garanzie partecipative, essendo sufficiente la comunicazione di avvio del procedimento. L'intervento edilizio abusivo, anche se di modesta entità, non può essere ricondotto alla disciplina della denuncia di inizio attività, in quanto idoneo a incidere sulla sagoma e sul prospetto dell'edificio, comportando un incremento volumetrico. In tali casi, il comune è tenuto a irrogare la sanzione ripristinatoria della demolizione ai sensi dell'art. 34 del d.P.R. n. 380/2001, non essendo ammissibile la sanatoria ambientale postuma ai sensi dell'art. 167 del d.lgs. n. 42/2004.