Il diritto al subentro nell'assegnazione di un alloggio pubblico da parte di un componente del nucleo familiare non titolare dell'assegnazione è subordinato al requisito della stabile convivenza con il titolare per almeno due anni prima della pubblicazione del bando di concorso, non essendo sufficiente la mera coabitazione successiva al trasferimento di residenza del titolare. Pertanto, il decreto di rilascio dell'alloggio emesso nei confronti di un occupante sine titulo, che non abbia maturato il diritto al subentro per difetto del requisito temporale di convivenza, è legittimo e non può essere annullato. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi fondamentali desumibili dalla sentenza: 1. Il diritto al subentro nell'assegnazione di un alloggio pubblico da parte di un componente del nucleo familiare non titolare è subordinato al requisito della stabile convivenza con il titolare per almeno due anni prima della pubblicazione del bando di concorso. 2. La mera coabitazione successiva al trasferimento di residenza del titolare non è sufficiente a integrare il diritto di subentro. 3. Il decreto di rilascio dell'alloggio emesso nei confronti di un occupante sine titulo, che non abbia maturato il diritto al subentro per difetto del requisito temporale di convivenza, è legittimo e non può essere annullato. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.